E’ stato archiviato dal Gip Andrea Bussi, il procedimento penale aperto nei confronti del dirigente comunale, ora in pensione, Giorgio Bassi (difeso dall’avvocato Paolo Fiori), responsabile dei lavori di riqualificazione di via Scalabrini, quando vennero installate le cosiddette Parigine e della realizzazione di variazioni della retimetria stradale con cubetti in porfido.Già il Pm capo, dottor Bardi, aveva proposto l’archiviazione delle posizioni dell’indagato, in quanto, se è vero che via Scalabrini è situata in centro storico e quindi considerata "strada preventivamente e presuntivamente" vincolata ai sensi della normativa sui beni culturali, è anche vero che – come è stato evidenziato dai Carabinieri di Piacenza che hanno segnalato il fatto alla Procura, "nel corso del tempo la strada in questione era stata rifatta più volte in asfalto", come del resto nel momento in cui hanno preso il via i lavori.Il Gip ha rilevato che, se da un lato la Soprintendenza aveva verbalmente segnalato al dirigente, dottor Giorgio Bassi, e per esso al Comune, la necessità della preventiva autorizzazione ad espletare i lavori, dall’altro il dottor Bassi non aveva alcun motivo per disporre la sospensione di lavori già in corso, da parte della ditta appaltatrice al momento dell’intervento della Soprintendenza, in mancanza di un ordine da parte di quest’ultima.Resta ora aperta la partita dinanzi al giudice di Pace, il quale dovrà pronunciarsi sulla legittimità dei verbali di violazione al Codice della Strada elevati dai Carabinieri proprio in ordine ai lavori di via Scalabrini. L’Amministrazione comunale esprime soddisfazione per la conclusione di una prima fase della vicenda che ha stabilito l’assenza di responsabilità e la buona fede – come si legge nel decreto di archiviazione – da parte dei tecnici comunali. L’assessore ai Lavori pubblici Brambati afferma a sua volta di voler proseguire in modo costruttivo e propositivo, il proprio rapporto con la Soprintendenza nel pieno rispetto della legge.