La Diocesi organizza un corso per professionisti del restauro

Il corso "Professionisti nel Restauro" organizzato dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio, con il patrocinio della Direzione Regionale (MIBAC) Emilia Romagna e in collaborazione con il Dipartimento BEST (Scienza e Tecnologia dell’Ambiente Costruito) del Politecnico di Milano, si propone come obiettivo quello di essere strumento di ausilio e/o approfondimento per tecnici, restauratori, imprese e fornitori impegnati negli interventi sul costruito tutelato di proprietà ecclesiastica.Si specifica fin da subito che, pur essendo la dizione piuttosto restrittiva, il corso può più ampiamente riferirsi ad un generico costruito storico con caratteristiche di più o meno spiccato interesse culturale, e comunque interessare una generica fascia di professionisti e fornitori che operano nel mondo del restauro.Il Corso della durata complessiva di 85 ore, si struttura in 11 moduli (con possibilità di frequentazione parziale di soli 3 moduli, dettagli al sito www.sl-soluzioni.it) che saranno organizzati in orari di lezione individuati in 4 ore al venerdì pomeriggio e 4 ore al sabato mattina, questo al fine di agevolare la presenza delle figure interessate a partecipare.Il programma che si svilupperà a partire dal 20 di febbraio, tiene conto di una matura esperienza organizzativa fornita dal prof. Paolo Gasparoli, che in qualità di consulente scientifico, ha saputo correlare in adeguata misura e sintesi il percorso didattico che partendo dalla "fase della conoscenza" giunge fino al "confezionamento" del progetto da presentare agli organi preposti alla tutela.Il tutto intervallato da moduli che portano alla conoscenza dei materiali, che illustrano le tecniche d’intervento finalizzate alla conservazione (pulitura, consolidamento/integrazione, protezione), che sviluppano analisi procedurali in ragione delle possibilità attualmente offerte dalla ricerca.I temi toccati vanno dai fenomeni umidi (umidità di risalita capillare, di condensazione, di infiltrazione), ai materiali lapidei, alle superfici intonacate, alla loro coloritura. Si affronterà poi un modulo inerente gli interventi di consolidamento strutturale, coperture e strutture in legno. Verranno sviluppate tematiche relative all’impiantistica, nello specifico impianti elettrici, termici e di raffrescamento, toccando anche le questioni relative alla certificazione energetica negli edifici vincolati.In ultima analisi "Procedure e strumenti della manutenzione programmata", offrirà spunti al fine di comprendere come tale strumento, introdotto dalla legge quadro in materia di lavori pubblici (L. 109/94), occupi un ruolo prioritario alla conservazione della qualità edilizia nel tempo, anticipando la perdita definitiva di informazioni proprie del costruito storico.A chiusura del corso verranno presentati casi emblematici di restauro. Troveranno spazio all’interno del calendario di incontri, le istituzioni rappresentate dall’arch. Carla Di Francesco, Direttore Generale MIBAC Emilia Romagna e l’arch. Luciano Serchia, funzionario delegato del Soprintendente ad interim della Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio per le province di Parma e Piacenza.Si ricorda che il corso è aperto ad un massimo di 80 iscritti e che le richieste di adesione dovranno pervenire via mail entro il 16 c.m. , nel link dedicato, sul sito web della segreteria organizzativa sl-soluzioni.it.Si è certi che uno strumento didattico così impostato possa fruttare risultanze positive in termini di rinnovato approccio con il costruito storico, cosciente del valore antropologico del bene, capace di intervenire con quanto di meglio la ricerca propone sul mercato, favorendo interventi che conducano a progetti sempre più risolutivi rispetto al quadro patologico riscontrato e che riducano sensibilmente gli interventi manutentivi.

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