Di seguito il Comunicato stampa di Sinistra Democratica Piacenza"La squadra dei sogni" di Piacenza.Molti sono stati gli interventi sulla squadra, o meglio il ‘dream team’ di ‘saggi’, ovvero ‘esperti’, ovvero ‘advisori board’ (perche’ tanti inglesismi?) voluti dall’Assessorato allo Sviluppo economico del Comune, ai quali e’ stato affidato il compito di proporre idee per fronteggiare la crisi della nostra economia.Seppur breve, tale premessa offre numerosi spunti di riflessione, non tanto in riferimento alle persone scelte, certo imprenditori ed economisti esperti, stimati e di successo, quanto per l’approccio e le modalita’ con cui si e’ costruito tale gruppo.Le perplessita’ riguardano soprattutto il ruolo della politica.Per cosi come proposta la "squadra dei sogni" ci sembra che si abbiano queste conseguenze :- i politici/amministratori eletti vengono sottratti al ruolo programmatorio/strategico, relegandoli alla gestione del quotidiano e demandando a figure non istituzionali il compito di cercare e proporre soluzioni alla crisi.- Viene svuotato il ruolo del Consiglio comunale e degli organi amministrati/istituzionali preposti alla pianificazione e programmazione, il quale non ha avuto alcuna occasione per esprimersi sia in merito alla scelta di adunare una ‘squadra dei sogni’, sia riguardo ai nomi scelti, ai compiti e agli obiettivi della medesima.- In questa ipotesi, i politici/amministratori eletti non assumono alcun ruolo di stimolo e coordinamento nei confronti delle forze istituzionali, economiche, sindacali e sociali presenti nel territorio cittadino per affrontare la crisi lavorando tutti assieme, esternalizzando i compiti ad una ‘formazione’ che, in quanto non istituzionale, non ha responsabilita’ nei confronti dei cittadini e non deve giustificare il proprio operato (quale investitura hanno ricevuto, con quale mandato e da chi, perché riunirsi presso la sede della Cassa di Risparmio e non in Comune?).Anche perche’ riteniamo che sara’ la ‘squadra dei sogni’ che si rapporterà con le forze economiche, imprenditoriali, sindacali e sociali del territorio.Da dove partire altrimenti per comprendere il quadro della situazione della città, delle sue dinamiche dei suoi specifici problemi?- E’ una scelta tecnicista che depaupera il ruolo della politica, limitandola sempre piu’ a mere dinamiche di partito.E’ la ‘squadra dei sogni’ uno strumento per la soluzione della crisi?Riteniamo sarebbe meglio costituire un ‘tavolo di crisi’, sull’esempio della Regione e di altri comuni del territorio regionale, ovvero di un organismo di confronto coordinato dall’Amministrazione, che riunendo le istituzioni, il mondo economico e imprenditoriale, sindacale e sociale, possa seguire l’evoluzione della crisi e promuovere iniziative concertate di sviluppo, mettendo in campo misure di sostegno quali, per esempio, ammortizzatori sociali, ma anche sostegno agli investimenti e alla formazione cercando e promuovendo canali di finanziamento, azioni solidali, supporti organizzativi.Solo in questo contesto assume significato il coinvolgimento di una ‘squadra dei sogni’.Non si mette in discussione ‘la squadra dei sogni’, ma la politica, che sembra rinunciare al suo ruolo, preferendo soluzioni che sanno di tecnicismo e autoreferenzialità. Davanti alla crisi in atto che sta attanagliando anche il nostro territorio, la necessità è quella di ‘fare squadra’ con le tante componenti della società piacentina, con un atteggiamento solidale e partecipativo, aiutati anche da tutte quelle esperienze, competenze e professionalita’ che hanno a cuore il futuro di Piacenza.Il direttivo provinciale di Sinistra Democratica Piacenza