Giovanni Ambroggi, direttore Cna-Associazione Provincale Piacenza, è intervenuto sui rapporti tra Carrozzerie e Compagnie d’Assicurazione. Questo il testo integrale del comunicato: "In un momento di grave e reale crisi economica come quella che, ormai da qualche mese, sta condizionando tutti i settori produttivi del nostro Paese, risulta davvero inaccettabile il comportamento che diverse Compagnie d’Assicurazione stanno tenendo nei confronti delle Imprese di carrozzeria, già altamente penalizzate da un mercato sempre più instabile.Dopo la tanto discussa introduzione del "risarcimento diretto in forma specifica" – sbandierato come un miracoloso correttivo per ridurre i premi delle polizze Rc Auto, ma che di fatto si è rivelato come uno strumento contrattuale in grado soltanto di rafforzare la posizione già dominante delle Compagnie d’Assicurazione nei confronti delle carrozzerie – ecco ora un’altra inaccettabile e scorretta iniziativa posta in essere dalle "solite" Assicurazioni che hanno la pretesa di controllare anche il mercato e le attività degli artigiani del settore auto. Da alcuni mesi, infatti, diverse Compagnie d’Assicurazione si sono attivate su tutto il territorio nazionale – nella nostra provincia attualmente l’Unipol – per proporre alle carrozzerie dei contratti di convenzione che, se accettati, rischierebbero di ridurre i carrozzieri a meri prestatori d’opera al servizio delle Assicurazioni. Come Associazione di categoria che riunisce e tutela, le imprese del settore, ci opponiamo fermamente a tali ipotesi di convenzioni; non solo per i notevoli danni economici che tali contratti – se accettati e firmati – rischierebbero di arrecare ai carrozzieri (imposizione di tariffe orarie per le prestazioni, tempi di lavorazione, obbligo di ricevere in conto lavorazione i pezzi di ricambio che verrebbero gestiti direttamente da società indicate dalle Assicurazioni stesse) ma anche per l’inaccettabile concorrenza sleale che con la diffusione di tali contratti si verrebbe a creare.Riteniamo che ognuno debba fare il proprio mestiere, nel rispetto delle altrui professionalità. La Cna – Servizi alla Comunità Autoriparazione – si sta attivando a livello nazionale per l’apertura di un tavolo politico di concertazione che metta insieme, sotto l’egida della Pubblica Amministrazione, tutti i soggetti del mercato dell’autoriparazione al fine di predisporre un codice etico comportamentale destinato a regolare i rapporti, gli ambiti di competenza ed i reciproci interessi di tutti i soggetti coinvolti in questo scenario; non solo per impedire comportamenti scorretti e sleali, come quelli che stiamo registrando già da un po’ di tempo, ma anche per garantire agli utenti un servizio sempre più di qualità a tariffe certe. In attesa di conoscere gli sviluppi di questa illogica situazione, invitiamo tutti i nostri Associati e anche i non associati del settore autoriparazione a non firmare questi "contratti-convenzione" che già diverse Compagnie d’Assicurazione stanno da tempo proponendo."