Di seguito il comunicato:Che la stazione di Piacenza, tanto decantato snodo cruciale per la logistica su ferro, si stia invece rivelando sempre di più luogo destinato all’incuria ed al declassamento, lo stanno dimostrando gli ultimi accadimenti.E’stato recentemente chiuso, in modalità repentina e senza alcuna giustificazione, dopo averne accorciato gli orari, lo sportello di assistenza alla clientela.D’ora innanzi qualsiasi viaggiatore che volesse avere una qualsivoglia informazione o si trovi impegolato in una delle quotidiane odissee che rappresentano la normalità del viaggio su rotaia, si troverà allo sbandoe potrà solo sperare di trovare aiuto dagli addetti alle biglietterie, che erano e sono deputati a fare altro, e che si trovano anche loro alle prese con orari ridotti e carenze di personale. Ciò che però ritengo ancora più grave per la stazione, per i viaggiatori ma soprattutto per i dipendenti, è che chiuda il buffet.Senza retorica, un pezzo della nostra storia e delle nostre vite di pendolari e di viaggiatori, che in ogni momento è sempre stato un punto di ritrovo ed una sicurezza di caldo ristoro, un antidoto contro il degrado, con personale gentile che ci conosce ormai tutti da anni, e siamo migliaia, per nome.A me personalmente, lo è ancora di più.Ci ho lavorato per due estati, negli anni del liceo, ormai molto lontani, studente di belle speranze ma come tanti squattrinato, e mi è servito per pagarmi le vacanze estive ma non solo.Se avessi voluto, anche un mestiere, perché quando arrivi a fare migliaia di caffè al giorno di ogni tipo, non sei un barista normale, ma diventi una macchina da guerra.E le persone che allora ci lavoravano, me le ricordo con tanto affetto, e le rivedo in giro in città con piacere. I lavoratori di oggi rischiano di restare sul lastrico, che di questi tempi è una prospettiva disastrosa, senza una motivazione se non quella del fallimento della società che lo gestisce.Cosa grave, se si pensa che un locale del genere genera giornalmente cassa e produce utili.Per di più, la società fa parte del gruppo Copra, società piacentina guidata da un piacentino, che speriamo possa alla svelta, il tempo è tiranno, avere in questa vicenda lo stesso piglio positivo con il quale ha condotto la squadra di pallavolo, da lui presieduta, ai successi che hanno reso Piacenza conosciuta in Europa. E’ per questo che gridiamo con forza: NO alla chiusura del buffet della Stazione Ferroviaria di Piacenza !!! E’ vitale per i lavoratori, lo merita la città, non possono restarne senza tutti i viaggiatori, pendolari in primis. Grazie per l’attenzione.Ettore Fittavolini PresidenteAssociazione Pendolari Piacenza