I contorni sono ancora in via di definizione, ma il disegno è già ben riconoscibile: Legacoop Piacenza procede verso una riorganizzazione che prevede la creazione di un asse privilegiato con Parma e non esclude in futuro l’ampliamento delle proprie relazioni con territori contigui. Il processo si inserisce all’interno di un percorso più ampio di revisione dei propri assetti da tempo avviato da Legacoop Emilia Romagna. Con obiettivi ambiziosi e al contempo assai pragmatici, che si riassumono in tre parole: innovazione, internazionalizzazione e intersettorialità. Legacoop Piacenza ha analizzato in una delle ultime direzioni provinciali la prospettiva di un’integrazione delle funzioni e dell’attivazione di sinergie nuove ed ha affidato ad una commissione apposita, guidata dal presidente Marco Carini, il mandato di confrontarsi con Parma, per mettere a punto un progetto operativo e condiviso di riorganizzazione. "Pur salvaguardando – spiega Carini – le rispettive identità e appartenenze, e il ruolo politico territoriale dell’organizzazione, ci avviamo verso una nuova realtà associativa dimensionata su ‘area vasta’. Con l’intento di mettere a punto una nuova organizzazione più efficiente, coordinata e capace di affrontare meglio le sfide imprenditoriali che ci attendono. Le tappe di questo processo sono già fissate in tutta l’Emilia Romagna, dove saranno create almeno quattro nuove aree vaste, con un’omogeneizzazione e una razionalizzazione dei criteri gestionali delle varie Leghe. Inoltre perseguiremo un’integrazione dei vari settori produttivi, abitazione, servizi, produzione lavoro, sociali e consumo, con l’istituzione di figure di coordinamento uniche nelle aree vaste. Credo che il nuovo assetto che va prendendo forma saprà rafforzare il ruolo delle cooperative piacentine e permetterà di ampliare alleanze e sinergie anche extraprovinciali, che sono sempre più indispensabili per competere sul mercato senza rinunciare ai nostri valori".