Abbattere il viadotto dell’A21, mantenerlo percorribile solo dalle automobili o trasformarlo in una banchina turistica con vista sul Po?Il progetto è molto ambizioso ed è legato alla costruzione del terzo ponte a ovest della città. «L’idea poteva sembrare antistorica e antieconomica fino a poco tempo fa – commenta l’assessore Pierangelo Carbone – ma con la situazione di crisi economica è tornata d’attualità l’idea di utilizzare gli investimenti come volano per il Paese».Con un ulteriore ponte tra San Nicolò e Rottofreno, l’A21 potrebbe passare sulla sponda lombarda unendosi all’altezza di Codogno. «Diventerebbe così possibile ragionare sulla struttura che oggi porta migliaia di veicoli a 500 metri da piazza Cavalli».In vista potrebbe così esserci la trasformazione del viadotto liberato dal traffico in piattaforme turistiche o grande pista ciclopedonale, oppure sede di nuove funzioni ancora tutte da decidere.