Sciopero Cgil, per la Cisl scarsa adesione nella scuola

Lo sciopero odierno della Cgil nella scuola ha avuto a Piacenza un’adesione poco significativa. I dati comunicati dall’Ufficio Scolastico Provinciale mostrano un’adesione pari al 11% (23 istituzioni scolastiche su 35), ben lontana dal 72% raggiunto con lo sciopero del 30 ottobre scorso.Il mondo della scuola rivendica attenzione e contrasta le scelte di politica scolastica del Ministro Gelmini, come ampiamente dimostrato dalla partecipazione alla manifestazione di Roma e allo sciopero del 30 ottobre, ma non ha compreso la scelta unilaterale della Cgil di utilizzare ancora lo sciopero, in assenza di nuove e concrete motivazioni e a fronte di un’importante correzione di rotta del Governo. L’accordo raggiunto ieri con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio apre una nuova fase di confronto per modificare decisioni che avrebbero compromesso gravemente il lavoro nelle scuole e la qualità dell’istruzione. La scuola necessita di riforme e non di tagli e le riforme si costruiscono con il dialogo e la condivisione. La decisione della Cgil di andare da sola ad un altro sciopero è risultata intempestiva ed è parsa una scelta più politica che sindacale, che rischia di ghettizzare il sindacato nell’ambito della protesta fine a se stessa, tentando di raccogliere un malessere sicuramente diffuso nel Paese. Per la Cisl lo sciopero e le manifestazioni continuano a costituire una scelta talvolta indispensabile, che implica uno sforzo importante dei lavoratori che cedono una giornata del loro stipendio (oggi sempre più "magro"). La Cisl continuerà ad utilizzarlo sciopero quando serve ai lavoratori, ma solo dopo aver percorso tutte le strade di pressione possibile. La Cisl scuola  punta ai risultati e ribadisce la volontà di intraprendere nuovamente un percorso che unisca e non divida per salvaguardare la scuola e gli studenti riprendendo insieme agli amici di Cgil e alle altre sigle sindacali, la Piattaforma dello sciopero del 30 ottobre che avevamo condiviso. Sulla scuola e sulla formazione incombe ancora una finanziaria che taglia 7,8 miliardi di euro in un triennio. Si rende quindi necessario uno sforzo comune e condiviso di proseguire unitariamente tutte le azioni di pressione, confronto e anche di contrasto, quando servirà, alle politiche del governo sulla scuola.

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