Maxisequestro della Guardia di Finanza di Piacenza: posti i sigilli su 5.500 consolle Nintendo DS, modificate. L’operazione ha interessato diverse province, tra cui Piacenza, Verona, Lodi, Biella. La Procura della Repubblica di Piacenza ha aperto un’inchiesta. I reati ipotizzati sono contraffazione e frode in commercio. Già 6 gli indagati fra cui 2 piacentini. Il valore della merce sequestrata si aggira intorno al milione di euro. Le consolle, vendute presso grandi catene e centri commerciali, non erano del tutto originali. Le confezioni erano infatti state aperte e all’interno sostituito il carica batterie, marchiato e garantirto dalla casa madre, con uno non testato di fabbricazione cinese. Questo perché la domanda europea e anche italiana delle consolle, in certi periodi dell’anno, come ad esempio questo di festività natalizie, supera di gran lunga l’offerta e la produzione che la Nintendo è in grado di garantire. Qualche scaltro fornitore ha pensato quindi di reperire le consolle che erano originariamente destinate a Stati Uniti, Gran Bretagna, Irlanda e riadattarle all’uso nei Paesi europei, dove la tensione di corrente non è di 110 volt ma di 220. La Nintendo con una lettera aveva già segnalato il caso ai rivenditori, anche perché qualche cliente si era accorto che quel caricatore non era originale.