Polipiacenza, nasce l’associazione per lo sviluppo del polo del Politecnico

La Conferenza dei capigruppo in Consiglio provinciale, riunitasi oggi su convocazione del presidente del Consiglio, Gabriele Gualazzini, ha discusso la costituzione dell’associazione Polipiacenza per lo sviluppo del polo di Piacenza del Politecnico di Milano, cui aderiscono, come soci fondatori, tre enti pubblici (Regione, Provincia e Comune di Piacenza) e quattro enti privati (Camera di Commercio, Confindustria Piacenza, la Fondazione di Piacenza e Vigevano e la Banca di Piacenza). Sulla proposta si è pronunciato in senso positivo anche il Consiglio comunale di Piacenza, il Consiglio provinciale lo farà lunedì. L’Associazione trova le sue motivazioni nella richiesta espressa dall’Università agli Enti locali e alle Associazioni territoriali di sostenere le sedi distaccate del Politecnico. Un istituto con il quale la Provincia collabora da tempo. Tra le tante iniziative, l’avvio di un corso di laurea in ingegneria dei trasporti, volto a garantire al nostro polo logistico (come si sa, Piacenza è oggi, a tutti gli effetti, la capitale nazionale della logistica) operatori altamente qualificati, incrementando nel contempo il tasso di educazione universitaria e riducendo il fenomeno del pendolarismo universitario. Per l’associazione che sta per nascere previsto anche un contributo finanziario, che nel 2009 dovrebbe aggirarsi sul milione di euro, dei quali 200 mila messi a disposizione dalla Regione, 100 mila ciascuno da Comune e Provincia, 120 mila dalla Camera di commercio, 30 mila da Confindustria, 50 mila dalla Banca di Piacenza e 400 mila dalla Fondazione. Il contributo sarà annuale e verrà discusso dall’assemblea dei soci. Tutti i capigruppo hanno espresso il loro apprezzamento per l’iniziativa. Si è però anche chiesto che entro lunedì siano forniti ai consiglieri dati sull’attività svolta dalla sede piacentina del Politecnico in questi anni (quali i corsi di laurea attivati, numero di studenti e così via). Sulla base del quadro presentato si valuterà se approvare il provvedimento già lunedì o se rimandarlo alla prima seduta di Consiglio dopo le feste (già fissata per il 12 gennaio). In seduta il presidente del Consiglio Gabriele Gualazzini ha anche letto una lettera trasmessagli da Giovanni Falcone, padre del giovane condannato di recente, in India, a dieci anni di carcere ed al pagamento di un’ammenda di 100 mila rupie, che, se non pagata, prolungherà di due anni la detenzione. Il sig. Falcone chiede un aiuto a consiglieri e Provincia per sostenere le pesanti spese legali che deve affrontare, e fa presente che tale richiesta è già stata accolta favorevolmente dalla Regione Basilicata e dal Comune di Rotondella, e che la Provincia di Matera la sta valuitando. La conferenza, anche sulla base del parere del segretario generale della Provincia, ha ritenuto la richiesta non accoglibile. "Invierò la richiesta del sig. Falcone ai consiglieri – ha dichiarato Gualazzini –, che valuteranno se offrire un contributo personale. Se qualche cittadino volesse aiutare Giovanni Falcone, può contattare la segreteria del Consiglio provinciale, per avere informazioni".

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