Da oltre un mese non gli consentono più di parlare al telefono con il figlio Angelo, detenuto in India con l’accusa di detenzione di stupefacenti. Si sente sempre più solo Giovanni Falcone, il cui incubo è iniziato quasi due anni fa: risale infatti al marzo del 2007 il fermo di Angelo Falcone e dell’amico Simone Nobili, entrambi bobbiesi, in India per una vacanza. Arrestati dalla polizia locale, i due, che si sono sempre dichiarati innocenti, sono stati condannati l’agosto scorso a dieci anni di carcere. "Sono circa tremila gli italiani detenuti all’estero" ricorda Giovanni Falcone, che, intervenuto ieri ai microfoni del Tg2, parla di "situazioni assurde" e per l’ennesima volta si rivolge alle autorità.