Per produrre danni alla salute la carne alla diossina deve essere mangiata per un lungo periodo di tempo. Sul sequestro di 70 tonnellate di carni interviene anche l’area di sanità pubblica dell’Ausl di Piacenza, secondo la quale non vi è "nessun rischio di intossicazione" .Anche i macellai piacentini dormono sonni tranquilli, dopo l’ondata di allarmismo nazionale sulla carne alla diossina. Pochi carrè, di taglio da cinque o sei chili. Qualche chilo di braciole, costine, salsicce e lombo. I venditori locali scelgono personalmente i pezzi da proporre al pubblico. Le quantità – non certo da grossisti – e le tipologie di taglio le decidono i clienti. Il problema della carne di importazione – riferiscono i commercianti – è un problema di chi fa i grandi numeri. Per questo davanti al bancone sono ancora parecchi i piacentini che si scelgono il proprio pezzo di carne. E i titolari sono tranquilli. Lo riferisce il presidente del sindacato macellai, Claudio Callegari, alla testa dell’organismo di rappresentanza della categoria che raccoglie, sul territorio cittadino, una dozzina di realtà. Tutte – sottolinea Callegari – a conduzione familiare. Una conferenza stampa per confermare la "salubrità" dei salumi piacentini DOP è convocata nel pomeriggio in Provincia. Anche Confagricoltura Piacenza riunirà oggi, alle 16.00, i propri soci allevatori di suini in seduta straordinaria per lanciare un messaggio rassicurante ai consumatori.