I carabinieri e il territorio: è il tema del calendario 2009 dell’Arma

Stamani, al Comando Provinciale Carabinieri di Piacenza, il Comandante provinciale colonnello MBVM Paolo Rota Gelpi ha presentato il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2009 dell’Arma dei Carabinieri, quest’anno dedicati a "I Carabinieri e il Territorio". Questo vincolo indissolubile che unisce gli uni all’altro costituisce in qualche modo il denominatore comune fra i temi monografici delle precedenti edizioni, poiché proprio a questo legame è dovuta la suggestione che la figura del Carabiniere continua ad evocare nell’immaginario collettivo degli italiani. Il Calendario Storico è oramai diventato per molti collezionisti un vero e proprio oggetto di culto, che oggi ha raggiunto, dopo una tiratura sempre crescente negli anni, 1.300.000 copie, regolarmente esaurite, grazie al vivo interesse del pubblico a testimonianza dell’affetto e della vicinanza di cui l’Arma gode. Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, la pubblicazione del Calendario venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, della storia dell’Arma e, attraverso di essa, di quella d’Italia. Ma il Calendario, nella sua semplicità, rappresenta anche un momento di coesione, poiché in esso e nei valori che lo ispirano si riconoscono tutti i carabinieri e i loro comandanti, che operano dai grandi reparti fino alle Stazioni dei più piccoli paesi. Le immagini ed i testi che ci accompagneranno nel 2009 raccontano la presenza vigile e rassicurante dei Carabinieri sul territorio delle regioni italiane che, sviluppandosi e consolidandosi dalla storia risorgimentale e preunitaria fino ai giorni nostri, ha favorito la coesione ed il dialogo con le popolazioni. Viene così rappresentato il percorso attraverso il quale l’Arma ha progressivamente esteso il suo servizio sul territorio nazionale diventando vero e proprio "patrimonio delle comunità". Dal Piemonte, dove l’Arma è nata il 13 luglio del 1814, al Lazio, dove arrivò nel 1870, ultima fra le regioni italiane, il Carabiniere raffigurato nelle tavole del Calendario "attraversa, in un ideale percorso storico, il paesaggio italiano nelle diverse epoche e situazioni – ha sottolineato nel proprio intervento il Generale Siazzu –, ma non come occasionale accessorio iconografico, bensì quale elemento originario, da cui il territorio non può prescindere perché egli "vi appartiene". Ed è in questa "appartenenza" l’essenza stessa del rapporto tra il Carabiniere e l’ambiente in cui opera." Un legame profondo con l’Italia e con gli Italiani che rende il Carabiniere una presenza rassicurante e familiare, nelle grandi città come nei più piccoli paesi, attraverso la figura emblematica del Comandante di Stazione. Nello stesso contesto è stata presentata anche l’Agenda 2009, che prosegue la serie "storica" inaugurata lo scorso anno, offrendo agli estimatori dell’Arma la possibilità di soddisfare molte curiosità sulla storia dell’Istituzione attraverso una serie di monografie su aspetti e temi della sua vita bicentenaria. Dopo la fiamma, quest’anno è la volta dell’Alamaro, noto elemento distintivo degli appartenenti all’Arma dei Carabinieri. Al termine della presentazione, il Comandante Provinciale, nel salutare i convenuti con l’augurio di un 2009 ricco di soddisfazioni e gioie, ha ricordato i Caduti dell’Arma rivolgendo un pensiero affettuoso alle loro famiglie, che in questo periodo dell’anno, con l’avvicinarsi del Santo Natale, maggiormente avvertono la mancanza dei loro cari.

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