Nata la Fondazione delle Province del Nord Ovest

La Provincia di Piacenza, con il presidente Gianluigi Boiardi nel Consiglio di Amministrazione, la presidenza a Genova, ad Alessandro Repetto, così come è iniziata. Si corona così oggi ad Alessandria, con la nascita della Fondazione delle Province del Nord Ovest,  il lavoro che da circa quattro anni sta impegnando le Province di Lombardia, Piemonte, Liguria e per l’Emilia Romagna, Piacenza e Parma. Un progetto che comprende le esigenze di un territorio strategico per lo sviluppo del nostro Paese e che definisce le buone pratiche necessarie ad indirizzarne le strategie di fondo. I temi sono quelli dello sviluppo locale, dei trasporti, delle infrastrutture e del sistema formativo, senza tralasciare l’aspetto altrettanto importante della tutela del patrimonio agroalimentare in un’area che comprende una parte significativa della Valle Padana, dove sono più avanzate la sperimentazione e l’utilizzo di nuove tecnologie al servizio della produzione agricola. Il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, che ha presieduto fino ad oggi il Comitato promotore, ha ripercorso il viaggio che ha portato alla costituzione della Fondazione: "E’ l’orgoglio delle Province a muovere il NordOvest. Genova, Torino e Milano, da sole, non possono più rappresentare un’area così complessa. Sono le Province a rappresentare il policentrismo che caratterizza il Nordovest, sono loro in grado di rappresentare al meglio i cambiamenti e il dinamismo a livello sociale. Abbiamo affrontato i temi politici di nostra competenza, in funzione di un territorio fortemente competitivo, che se opportunamente modernizzato, può diventare sempre più competitivo a livello anche europeo. Abbiamo imparato a conoscerci, non solo come presidenti di Province, ma a livello di strutture. Abbiamo contribuito notevolmente alle nostre politiche e a cambiare le nostre amministrazioni. Abbiamo incontrato il sistema bancario, le camere di commercio, le fondazioni, interessandole ai nostri obiettivi. E’ questo che ci ha consentito oggi di passare da Comitato a Fondazione". Quindi una presa di posizione forte sul ruolo delle Province nel sistema politico italiano: "Non abbiamo inteso la Fondazione come uno strumento o un’occasione per intervenire nel dibattito nazionale sul ruolo delle Province, ma come un’autorità per rendere evidente che sulle questioni di area vasta noi siamo gli unici che possono intervenire. Stiamo dimostrando che le Province non solo sono importanti, ma utili. Le nostre politiche sono adeguate ai cambiamenti che stanno avvenendo. Non è una pura e semplice difesa, ma la dimostrazione che i nostri enti hanno un ruolo importante proprio perché rappresentano il territorio, un elemento straordinario che siamo in grado di valorizzare, essendo noi Province molto aderenti al territorio.  Il nostro ruolo rafforza anche il ruolo dei nostri territori".Sul ruolo delle Province è intervenuto pesantemente anche il presidente di Como della Lega, Leonardo Carioni: "Le Province servono, hanno un senso perché comunque hanno un ritorno in termini demografici e di territorio non indifferenti. Le Province ci vogliono, non vanno aumentate, devono avere una ricaduta territoriale. Da tre anni presiedo l’Unione delle province lombarde. Manca l’informazione. In pochi sanno che le strade provinciali fatte dalla Provincia costano 120 euro a metro quadro. L’allargamento della terza corsia dell’A9 da Miano a Como costa 2mila euro. La Provincia serve a contenere i costi e a fare delle bellissime opere infrastrutturali. Non ci fossero state le Province non avremmo neanche quelle opere infrastrutturali che ai nostri territori servono così tanto". Nel Consiglio di Amministrazione, oltre a Piacenza, siedono Torino, Milano, Vercelli, Cremona, Como, Alessandria, La Spezia e Brescia. Il presidente Gianluigi Boiardi ha sottolineato come "il tema che oggi concludiamo ci aiuta a fare un salto culturale per questo territorio così vasto. Mi associo ai ringraziamenti per quanto fatto finora dal presidente Antonio Saitta. Oggi è un momento di riflessione perché, se è vero che abbiamo dimostrato la voglia di lavorare insieme – nonostante i cambi amministrativi già avvenuti –  questo è un patrimonio, un modello di comunità di funzioni. Sono gli interessi dei territori che uniscono su alcuni temi importanti che hanno a che fare con la buona politica, la buona amministrazione, l’etica e la moralità. Diverse Province che sono qui oggi fanno parte anche della Consulta del Po: tredici territori che hanno lavorato insieme e hanno ottenuto il riconoscimento di 180 milioni di euro per un progetto al cui interno ci sono quell’etica, quella moralità e quei valori che non possono essere messi in discussione. Si parla del triangolo industriale. Sono orgoglioso di essere qui perché Piacenza negli anni ha prodotto il 12,5 per cento dell’energia industriale di questo Paese, contribuendo in modo sostanzioso allo sviluppo industriale. Le sfide ci vedono impegnati oggi hanno a che fare proprio con le buone pratiche che mettono insieme modelli innovativi. L’innovazione è realizzare l’improbabile. Qui c’è un’innovazione che porta a patti interistituzionali non ancora conosciuti,. Da oggi in poi, se una Provincia ha sviluppato un buon progetto è doveroso che le altre lo conoscano e cerchino ove possibile di  localizzarlo sul proprio territorio evitando di spendere soldi e tempo per pestare l’acqua nel mortaio. Il dibattito sull’utilità o meno delle Province fa parte del modo di far politica del nostro Paese. Io dico solo che non so come sia possibile sostenere con un altro modello trecento comuni delle nostre montagne e cercare un equilibrio di un territorio che, per sua definizione, non può certo essere coerente. Le sfide che abbiamo davanti? La banda larga, la formazione, l’Expo: alimentazione, energie, acqua. Noi, come territorio vasto, possiamo esprimere il meglio che possediamo. Tutti abbiamo volontà di confrontarci con uno spirito di sana competitività: mi aspetto che gli scaffali di Expo 2015 siano riempiti dai nostri prodotti, ovvero da quello che siamo, da quello che rappresentiamo".                                                                                          

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