Bomba day, evacuazione, disinnesco e trasporto avvenuti. In questi minuti l’esplosione nella cava Buzzi Unicem di Albarola. L’ordigno bellico rinvenuto negli scavi della Cavallerizza, a Piacenza, è stato caricato su un mezzo speciale del Genio Pontieri. La mattinata ha visto all’opera una task force massiccia: in azione 30 ambulanze, più di 100 operatori e una dozzina di mezzi di trasporto. 6700 le persone da evacuare, cioè quanti abitano in un raggio di 500 metri dal luogo di ritrovamento della bomba. Allestito a Piacenza Expo un centro accoglienza. Ripercorriamo le tappe salienti di una domenica "esplosiva". Alle 9 e 45 è terminato lo sgombero della parte sanitaria 10 minuti dopo lo sgombero del pubblico. Alle 10 e 25 è iniziato il dispolettamento. L’ordine dato dal comandante del secondo reggimento genio pontieri colonnello Mario Tarantino. 4 gli artificieri agli ordini del capitano Antonio Natale, luogotenente e comandante del gruppo specializzato dell’esercito. Alle 10 e 35 avevano già tolto la spoletta posteriore. Alle 10 e 45 terminate le operazioni togliendo anche quella posteriore. Cinque minuti ed è cessato il pericolo scoppio. L’ordine di rientro al pubblico dalla prefettura è arrivato alle 11 e 30, quando la bomba aveva raggiunto San Bonico. Il rientro sanitario dei non autosufficienti inizierà invece alle 14. Stiamo parlando di circa 2000 persone. Durante il tragitto uno schermo ha proiettato il movimento istantaneo della bomba. L’ordigno ha percorso lo stradone farnese, per dirigersi verso via Farnesiana, e immettersi sulla tangenziale alle 11 e 15. Ha poi imboccato la Valnure. Alle 11 e 45 circa la lunga serpentina di auto e mezzi in scorta alla bomba è arrivata in cava, pronta per essere fatta brillare, dopo essere stata oppurtunamente ricoperta da un cumulo di terra. Contemporaneamente a Piacenza Expo un centinaio di cittadini hanno usufruito della locazione messa a disposizione dal Comune. Sul posto, come delegato della protezione civile, è presente Michele Gorrini.Una curiosità. Il Gps a bordo del mezzo dei pompieri – in scorta al mezzo speciale del Genio Pontieri – ha permesso di localizzare il convoglio durante tutto il tragitto, trasmettendo il segnale nell’Unità di crisi della caserma di viale Dante dove il percorso è stato costantemente monitorato su supporto cartografico e proiettato sulla parete.