Prima "nònsi", per dirla alla piacentina, poi "campanaro", in anni seguenti "sagrestano". E ora: "Sacrista addetto al culto". Roberto Fava, in sedici anni di attività, ha conosciuto tutti i cambiamenti (e gli appellativi) di un mestiere tanto tradizionale quanto prezioso. E ieri il direttivo piacentino dell’Unione sacristi addetti al culto – riunitosi in mattinata nel salone parrocchiale della cattedrale – gli ha confermato la fiducia per altri cinque anni.4 anni a fianco del vescovo Antonio Mazza, 8 al servizio di Luciano Monari e ora accanto al nuovo prelato Gianni Ambrosio. Fava ci racconta ambizioni e progetti per i prossimi 5 anni alla guida dei garanti del decoro delle nostre chiese.