Incominciato a Piacenza il processo per il caso del capotreno che caduto sotto le ruote di un convoglio in partenza, aveva subito l’amputazione di entrambe le gambe sotto il ginocchio. Il drammatico fatto era avvenuto alla stazione di Piacenza il 9 marzo di due anni fa. Vittima dell’infortunio sul lavoro il capotreno Antonio Di Luccio, 50 anni, originario di Salerno e residente a Bologna; l’uomo in sede civile è già stato risarcito da Treni Italia per le lesioni patite, con la somma di circa settecentomila euro. Il processo penale dovrà invece valutare l’accusa di lesioni colpose per Vincenzo Saccà, dirigente del settore assistenza passeggeri di Treni Italia.