Per sette anni ha subito continui maltrattamenti in famiglia. Una donna marocchina ha trovato la forza di dire basta e si è rivolta alla polizia e ad un avvocato. Come purtroppo capita spesso in questi casi, tutto si svolgeva in ambito domestico. Per una donna marocchina di 36 anni, era diventata impossibile la convivenza con il marito, un connazionale 41enne, di professione operaio, in un’abitazione del centro storico di Piacenza. Minacce verbali, percosse, umiliazioni continue. Negli ultimi tempi, poi, il consorte aveva esteso questi trattamenti anche alla figlia quindicenne. Il motivo? L’uomo non voleva che la giovane frequentasse un coetaneo. Numerosi gli interventi della polizia, fino alla denuncia della 36 enne, che ha preso coraggio e ha detto basta. La marocchina non solo si è rivolta agli agenti, ma anche ad un avvocato, riuscendo ad ottenere, tramite il legale, l’allontanamento familiare del marito, concesso dal tribunale civile. Ed è la prima volta che questo provvedimento viene applicato a Piacenza in sede civile.