Piero Angela e Boiardi ricordano Amaldi a Roma

Si è tenuto questa mattina nell’aula magna "E.Amaldi" dell’Università La Sapienza di Roma il Convegno internazionale dedicato ad Edoardo Amaldi "Legame tra scienza e società". Tra i presenti, Giorgio Salvini, professore emerito della Sapienza, Luciano Maiani, presidente del Cnr, Piero Angela, giornalista Rai. Il presidente della Provincia di Piacenza ha portato il saluto ad una platea di illustri ospiti per ricordare la figura dello scienziato piacentino, sempre legato fino in fondo alla sua terra di origine. "Quando penso ad Edoardo Amaldi – ha iniziato il presidente – immagino il futuro, la ricerca, l’innovazione. E trovo che la più bella definizione di "innovazione" sia "realizzazione dell’improbabile". Quello che si credeva improbabile ieri, oggi è realtà". Dopo aver ricordato le tappe principali della sua vita, Boiardi ha sottolineato come "rendere omaggio ad Edoardo Amaldi  non è solo rendere omaggio ad uno degli uomini che hanno fatto il ‘900  ma rendere omaggio ad un  piacentino che credette da subito nell’Europa come entità in grado di superare le storiche divisioni e tragedie e nella scienza come dono all’umanità e fattore di crescita. Quando mi sono insediato, nel 2004, ho trovato la Fondazione Edoardo Amaldi, nata nel 1993, non più operativa da alcuni anni. Mi sono allora posto il problema se essa non fosse uno strumento che poteva svolgere ancora una importante funzione soprattutto in due direzioni: cooperare con le università piacentine per diffondere la cultura scientifica e per appassionare le giovani generazioni ai temi della scienza, settore nel quale l’Italia presenta un notevole gap rispetto agli altri Paesi, e anche ricordare la figura di Edoardo Amaldi valorizzando nel contempo i suoi natali piacentini. Abbiamo perciò colto l’occasione del centenario della nascita di Edoardo Amaldi, oltre che per un doveroso tributo alla sua figura, anche per cercare di riannodare le fila del discorso e rilanciare la Fondazione e la sua attività". Il presidente ha concluso con un auspicio che ha trovato il consenso della platea: "Dobbiamo riannodare tutti i fili e ridare un rinnovato slancio all’impegno che sentiamo un po’ come un dovere nei confronti di uno dei più grandi scienziati europei e soprattutto nei confronti della sua visione lucida e concreta della scienza come amica dell’uomo, mezzo di profonde trasformazione ma sempre con l’uomo al centro, ragione e scopo di ogni progresso". Tra gli intervenuti, il giornalista  Piero Angela che ha ricordato come Amaldi amasse riproporre in più occasioni un proverbio contadino della nostra provincia: A Piacenza di quel che non c’è, si fa senza…» ha ripetuto Angela tra i sorrisi della platea. Altri gli aneddoti del giornalista sullo scienziato piacentino che hanno suscitato la simpatia del pubblico. Tra questi una telefonata di Amaldi all’allora compagnia telefonica Sip per protestare contro il numero dedicato degli oroscopi (ritenuto dal piacentino un esempio di falsa scienza) e la risposta contrita della centralinista: "Lei ha ragione, ma è il numero più gettonato". "A conferma – ha sottolineato Piero Angela – che già allora ciò che contava era l’audience".

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