Cofferati boccia Enìa e Iride. "Fusione incomprensibile".Il sindaco di Bologna e quello di Modena contro i colleghi di Reggio Emilia, Parma, Genova, Torino e Piacenza che hanno raggiunto l’accordo per la creazione di una grande multiutility a due del nord.Cofferati, ha parlato di ”incomprensibili anomalie” commentando la decisione di escludere la multiutility Hera dalla fusione tra le altre due aziende multiservizi Iride (Genova e Torino) ed Enia (Parma, Piacenza e Reggio Emilia). Pronta la risposta di Reggi. "Ingenerosa e inutilmente offensiva la presa di posizione di Cofferati – ha spiegato il sindaco Reggi – anche e soprattutto nei confronti degli azionisti di Enìa, i quali, in ogni fase della trattativa, sono stati tenuti al corrente dell’evolversi della situazione. "Il motivo – spiega Reggi – per cui i contenuti dell’accordo non sono stati divulgati è dovuto al rispetto nei confronti dell’autonomia del Cda, che si è riunito oggi per le necessarie deliberazioni". "Se il raggiungimento di un’intesa tra le tre aziende non si è realizzato – prosegue il primo cittadino di Piacenza – la causa non può certo essere imputata a Enìa: meglio farebbe Cofferati a rivolgersi ai dirigenti di Hera, per comprenderne le ragioni e le responsabilità. Fermo restando che il conseguimento di un accordo futuro è ancora possibile e auspicabile, credo sia fondamentale sottolineare che Enìa è una realtà territoriale importante e rappresentativa di tre città, Piacenza, Parma e Reggio Emilia, che incarnano una grande area dell’Emilia occidentale". "A questo proposito – rimarca Reggi – Enìa ha scelto di condividere la proposta che più valorizzava la società, l’autonomia del territorio e, in definitiva, la qualità dei servizi al cittadino".