False cremazioni, il Comune non può costituirsi parte civile

In merito ai fatti di Massa sulle false cremazioni, il Comune di Piacenza precisa  che per quanto concerne le azioni esperibili per la tutela degli interessi propri e dei familiari coinvolti dalle cremazioni avviate verso l’impianto di Massa Carrara, sia l’Avvocatura Comunale che Enìa hanno verificato come le indagini dell’autorità giudiziaria sulla vicenda non siano ancora concluse e quindi non sia al momento esperibile alcuna azione giudiziaria, ivi compresa l’eventuale costituzione di parte civile. Enìa s.p.a ha fatto presente, in proposito, che provvederà ad accertare, presso gli organi competenti, se effettivamente siano state violate anche le spoglie mortali provenienti dai cimiteri piacentini. In caso affermativo adotterà ogni possibile iniziativa sia in sede civile che in sede penale volta a tutelare i diritti e gli interessi della Società e dei propri utenti.Il Comune  sta invece valutando la possibilità di fornire comunque una risposta alle domande dei cittadini coinvolti dalla vicenda, avvalendosi degli sportelli dei Servizi al Cittadino. A breve saranno divulgate le modalità del accesso al servizio.

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