Si tratta della maggiore organizzazione agricola europea e nazionale, con 1.500.000 associati (+3% rispetto al 2007) e oltre 501.000 imprese iscritte alle Camere di Commercio, per una percentuale di rappresentatività pari al 69%, che complessivamente conducono il 63,6% dell’intera superficie coltivata producendo il 57,9% del complessivo PIL del settore primario. Le percentuali di rappresentatività di Coldiretti, sono confermati anche a livello provinciale con 4.277 imprese professionali iscritte alla camera di commercio, alle quali si aggiungono le attività par time per un totale di 6800 soci titolari. Una realtà associativa che da l’idea di quanto sia pregnante l’attività agricola nella nostra provincia, soprattutto se si considera che ai 6800 titolari si devono aggiungere i familiari, più o meno attivi (difficilmente stimabile il dato), e i pensionati del settore agricolo di Coldiretti che l’INPS certifica, da soli, in ben 8568. Così analizzando i dati forniti dalla Regione Emilia Romagna, si scopre che l’Associazione rappresenta e tutela il 62% delle imprese piacentine registrate all’anagrafe e che dai suoi uffici sono stai prodotti il 61% delle pratiche complessive. Con questa "fotografia il presidente di Coldiretti Piacenza, Luigi Bisi ha portato il saluto a S.E. il prefetto dottor Luigi Viana che nei giorni scorsi ha fatto visita alla sede della maggiore Organizzazione agricola della provincia, incontrando la Giunta e gli organi politici riuniti al gran completo, assieme ai segretari di zona responsabili delle otto sedi periferiche (Agazzano, Bettola, Bobbio, Cortemaggiore, Fiorenzuola, Lugagnano, Pianello Val Tidone, Piacenza), per una Struttura con un organico di quasi 100 figure professionali in grado di assistere e fornire servizi a 360 gradi. Un incontro, quello di Coldiretti Piacenza, che ha permesso ai dirigenti intervenuti di presentare un quadro complessivo dell’economia agricola piacentina alla maggiore autorità di governo della città, visto che all’incontro hanno preso parte i rappresentanti delle strutture economiche di riferimento del mondo agricolo piacentino che hanno così fatto una panoramica sui vari comparti produttivi. Coldiretti, ha ricordato il direttore Giovanni Roncalli, ha assunto il ruolo e la responsabilità di governare l’agricoltura con l’obiettivo di condividere gli indirizzi programmatici e creare una rete di realtà economiche che permettano di trasferire maggior valore al mondo della produzione agricola. "Si tratta di un programma organico che mette in sinergia strutture di eccellenza nella trasformazione in una progettualità politico-economica condivisa. E’ la tappa di un disegno generale, ha evidenziato Roncalli, che si basa su origine, territorialità, etichettatura obbligatoria e che ora deve essere tradotto in scelte precise, con una valorizzazione dei prodotti territoriali che garantisca reddito e sulla quale occorre trovare la più ampia convergenza tra i soggetti che fanno economia sul territorio". Sono quindi intervenuti: Piergiorgio Bassi (Arp), Lodovico Bertoli (Agrifidi), Sandro Calza (Cciaa), Mario Chiesa (Consorzio Vini Doc), Bruno Chiusa (Consorzio Fitosanitario), Marco Crotti (Cio e Boschi), Giuseppe Fontanabona (Associazione Piacentina Apicoltori), Fausto Gandolfi (Copador, Caseificio S.Vittoria, Berni), Carlo Levetti (Cantina Valtidone), Carlo Pontini (Terranostra Emilia Romagna), Giacomo Sala (Consorzio BioPiace), Sergio Saturi (Consorzio di Difesa), Pierluigi Scrocchi (Consorzio Agrario), Francesco Segalini (Associazione Provinciale Allevatori), Fausto Zermani (Consorzio di bonifica Tidone e Trebbia). Ciascuno dei presidenti ha illustrato al Prefetto Viana la funzione, le strategie e gli obiettivi del proprio organismo. Tutte realtà, è stato puntualizzato, che nelle diverse funzioni strutturali, difendono e valorizzano il territorio ed i suoi prodotti, attuando una fondamentale sinergia per tentare di "accorciare al massimo la filiera" a favore del cittadino-consumatore sviluppando un progetto di crescita per il Paese. Tra i tanti autorevoli interventi quello dell’assessore provinciale all’agricoltura Mario Spezia che ha ricordato come sia fondamentale mantenere la ruralità che caratterizza la nostra provincia facendo leva sulle risorse umane che la contraddistinguono e che rappresentano un motore di crescita per il territorio nel suo complesso. Mantenere la ruralità significa sostenere l’agricoltura e condividere il percorso che sta proponendo Coldiretti. "Attraverso questo tipo di progettualità, si apre una fondamentale prospettiva per il mondo dell’agro-alimentare piacentino; una realtà economica ed umana essenziale, alla quale mi sento particolarmente vicino con quel livello istituzionale che rappresento e con il quale cercherò sempre di appoggiare lo sviluppo delle potenzialità che questo sistema ha dentro di sé. Da subito ho compreso che con voi ci sono le potenzialità per lavorare bene e meglio e vi assicuro che l’istituzione che io rappresento vi sarà vicino in quest’ottica di forte collaborazione." Queste le parole del Prefetto di Piacenza Luigi Viana a conclusione dell’incontro. L’importante momento è stata anche l’occasione per presentare al Prefetto gli indirizzi di programmazione per il "buon governo del territorio"; un documento elaborato dopo una serie di incontri svolti a tutti i livelli territoriali, a partire dalla scorsa primavera, incrociando contemporaneamente le rappresentanze politiche ed economiche del comparto con l’obiettivo di delinearne le linee di programmazione.