Esclusa l’estorsione, è caccia alle cause del rogo che giovedì scorso ha divorato l’Obi di Montale. I primi rilievi effettuati sul posto dai super-esperti dei vigili del fuoco arrivati da Roma non avvalorerebbero cause accidentali, ma andrebbero invece nella direzione opposta, ipotesi che renderebbe essenziale stabilire quale sia il possibile movente per un evento che ha causato dieci milioni di euro di danni e creato pesanti problemi ai 55 dipendenti. Si attende l’arrivo della relazione dei vigili del fuoco sul tavolo del sostituto procuratore della Repubblica Antonio Colonna.