Angelo e Simone, Craxi: la strada maestra è la difesa in giudizio

"La strada maestra per Angelo Falcone e Simone Nobili- i giovani bobbiesi detenuti in India con l’accusa di possesso di sostanze stupefacenti- resta quella di difendersi in giudizio e dimostrare la loro estraneità ai fatti di cui vengono accusati".  Risponde così il sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi all’interrogazione presentata dall’Onorevole piacentino Tommaso Foti. L’india- scrive il sottosegretario- non ha aderito alla Convenzione di Strasburgo sul trasferimento delle persone condannate, pertanto non appare percorribile l’ipotesi prospettata dal parlamentare di recludere i due piacentini, che continuano a dichiararsi innocenti, in un carcere italiano.Non si è fatto attendere il commento di Giovanni Falcone, padre di Angelo, che da un anno e mezzo si batte per sensibilizzare la nazione sulle condizioni dei detenuti italiani all’estero. Falcone, che ringrazia l’onorevole Foti, per l’impegno in prima persona, parla di un problema sociale italiano e si rivolge al Parlamento.

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