Terra contaminata al posto di quella sana, otto arresti. Una cava a Gossole

Acquistavano terreni, sottraevano materiale inerte per venderlo ad imprese edili e, nelle buche rimaste, scaricavano terra contaminata da cromo e piombo. Il tutto avveniva in varie discariche abusive della Brianza, ma anche in una cava di Gossolengo, riempite con rifiuti nocivi. Per questi reati la procura di Monza ha disposto l’arresto di otto persone a Desio e ne ha indagate altre 20. I lavori di scavo e copertura venivano effettuati da operai che lavoravano nottetempo per non farsi notare: per ridurre la loro fatica agli operai veniva fornita droga, e spesso i pagamenti alla manodopera compiacente erano effettuati con cocaina. I malviventi coinvolti stavano preparando un’ulteriore truffa: la denuncia contro ignoti per inquinamento, in modo da ottenere il cambio della destinazione d’uso del terreno da agricola a residenziale e incrementarne il valore. Secondo le indagini del nucleo operativo della polizia provinciale di Milano i rifiuti tossici erano parte di un traffico illecito gestito dalla ‘ndrangheta. Gli otto arrestati sono accusati di spaccio di droga, detenzione illegale di armi, minaccia, furto e ricettazione. Sul filone piacentino sono ancora in corso accertamenti, ma starebbe per scattare una denuncia nei confronti di chi consentiva le operazioni di carico e scarico nella cava di Gossolengo.                         

Radio Sound