Ripresi i lavori della Fondazione delle Province del Nord-Ovest, obiettivo

Partecipare al Festival internazionale di Milano il prossimo ottobre, realizzando eventi comuni nei territori del Nord ovest che contengano il marchio di Expo 2015 e affidare a un gruppo di specialisti che collabori con il comitato scientifico il compito di definire gli esatti indirizzi entro cui muoversi. Sono ripresi così i lavori della Fondazione delle Province del Nord Ovest dopo l’incontro di luglio con il comitato scientifico dell’Expo 2015 e il successivo summit a Cremona sul ruolo delle Province nell’evento mondiale sul tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita". E’ la risposta dei presidenti delle Province del Nord Ovest al sindaco di Milano Letizia Moratti che il 30 luglio scorso ha inviato alla Fondazione una richiesta di disponibilità a collaborare per la realizzazione dell’evento, invitando i territori provinciali ad assumere iniziative in concomitanza con il Festival internazionale dell’alimentazione che si terrà a Milano dal 17 al 22 ottobre: "Al fine di sottolineare il percorso di avvicinamento all’esposizione universale – si legge nella lettera del sindaco Moratti – a partire da questo autunno per i prossimi sei anni Expo 2015 intende organizzare il Festival Internazionale dell’Alimentazione, un evento in grado di innescare una riflessione a più voci finalizzata alla ricerca di soluzioni sulle sfide alimentari più urgenti che il pianeta sta vivendo, in favore di un’alimentazione sana e sicura per tutti i cittadini, di un’educazione in grado di orientare le abitudini alimentari verso stili di vita più sani, di un’alimentazione che riscopre le radici culturali dei nostri territori". "In particolare – aggiunge la Moratti – sarebbe un segnale di forte unità istituzionale e programmatica se, di propria iniziativa, i presidenti delle Province del Nord Ovest promuovessero nel loro territorio, in concomitanza con Milano convegni, momenti di confronto, eventi popolari e di piazza sul tema oggetto del Festival". Il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta ha proposto di inserire in questo senso le iniziative già in corso in ciascuna provincia all’interno degli eventi preparatori ad Expo 2015: "Un esempio per Torino – ha suggerito – è il Salone del Gusto che si tiene nel capoluogo piemontese proprio nel mese di ottobre."Il vicepresidente della Provincia di Milano, Alberto Mattioli, ha ripercorso il dibattito politico che ha coinvolto il sindaco Moratti e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e che si è concluso con l’idea della nascita di una società che gestisca l’evento con un consiglio di amministrazione di soli 5 membri.  Molte le perplessità dell’amministrazione provinciale di Milano sugli aspetti giuridici che dovranno essere sciolti entro fine settembre dal ministro Calderoli e dal presidente della Regione Roberto Formigoni. "Tutti i nostri territori – ha sottolineato Mattioli – storicamente hanno iniziative sul tema dell’alimentazione che si possono ricollegare all’Expo. Milano, in particolare,  insieme a Lodi realizzerà la seconda edizione del seminario "Il nord ovest come nuova Food Valley italiana".  Paolo Perfigli, assessore allo Sviluppo Economico della Provincia di Genova, ha evidenziato la esigenza di organizzare e programmare un lavoro che ha necessariamente temi ristretti: "Il presidente Repetto ha evidenziato l’importanza del tema dell’acqua. Nel concreto, rispetto all’appuntamento di ottobre si tratta di verificare come possiamo assumere iniziative che promuovano i nostri prodotti". Il presidente della Provincia di Piacenza Gianluigi Boiardi, presente all’assemblea insieme al vicepresidente Mario Spezia, ha sottolineato come sia indispensabile non andare in ordine sparso ma trovare un’identità comune su cui indirizzarci: "Le azioni che si vanno a intraprendere oggi e tutte le iniziative a sostegno dell’evento dovrebbero avere il richiamo ad un marchio che faccia riferimento ad Expo2015. Credo sia decisivo poter costruire questa nostra identità e avere un confronto diretto non con la società di gestione ma con chi ha in mano le leve. Le città sono importanti per l’aspetto della ricettività e della cultura, ma se non diamo un contenuto forte al tema di Expo 2015 con quello che sappiamo esprimere c’è il rischio di fare una grande manifestazione senza contenuti. Sono giusti i rapporti con le città capoluogo, ma è difficile trovare lì le risposte ad un sistema territoriale complesso come quello in cui viviamo. Se si lavora in un’area vasta, dobbiamo ragionare in termini di sviluppo di tecniche di produzione e di trasformazione per territori coerenti. Sicuramente collaboreremo con Lodi, come già a maggio 2006, per la realizzazione del seminario sulla Food Valley".Il presidente della Provincia di Parma, Vincenzo Bernazzoli ha confermato le parole di Boiardi: "Il valore aggiunto che la Fondazione può mettere in campo non è la rincorsa ad eventi individuali, ma l’attenzione deve essere posta al complesso dei territori. Expo 2015 sarà un momento importante non solo per Milano ma per l’intero Paese. Parma ha eccellenze forti nell’agroalimentare, quindi mette a disposizione le proprie risorse per creare, insieme alle altre province, quell’identità di cui parlava il presidente Boiardi, necessaria per riempire di contenuti l’evento mondiale".  Il presidente della Provincia di Cremona Giuseppe Torchio ha focalizzato l’attenzione sulla carenza delle infrastrutture e sui ritardi nelle opere pubbliche, elementi che potrebbero essere portati sul tavolo di discussione proprio dell’Expo: "Abbiamo lavorato insieme a voi a Cremona dimostrando che vi è una forte capacità di espressione dei nostri territori. E’ bene essere a Milano ad ottobre in maniera organizzata: è il senso di una sinergia che è alla base della Fondazione del Nord Ovest".La Provincia di Lodi ha ribadito come sia importante ricordare che il Food non è Milano, è la Valle Padana: "Milano non può rappresentare il food italiano, ma le Province devono abbassare i propri campanili. Il food è cultura, è alimentazione, è economia, è territorio. E’ indispensabile uno studio che ci indichi i temi e i luoghi su cui puntare".L’assessore all’agricoltura della Provincia di Bergamo Luigi Pisoni si è reso disponibile a fornire l’elenco degli eventi che sono in corso nel territorio lombardo per contribuire a creare il fermento richiesto dal sindaco Moratti in vista dell’esposizione internazionale. Paola Tucchelli, vicepresidente della Provincia di Novara ha confermato l’adesione alla proposta del sindaco Moratti ma ha sottolineato come sia importante il progetto culturale, politico ed economico che la Fondazione del Nordovest può creare rispetto ad un evento di questo tipo: "Non è Milano il depositario di tutto il processo del progetto, ma i territori provinciali. Penso ad una provincia come quella di Novara e alla ricchezza di questi territori che hanno fondato la loro economia sui prodotti alimentari. Ma penso anche alla sperimentazione di tecnologie di coltivazione, al sistema ecosostenibile, ai distretti tecnologici e ai poli universitari che dobbiamo tenere vivi e far partire come programmi che andranno ad arricchire i territori e mettano al centro dell’attenzione il ruolo che le province devono avere in un simile evento". Il presidente della Provincia di Alessandria Paolo Filippi ha puntualizzato come sia importante lavorare per aree coerenti e vaste: "Avremo una Fiera del tartufo nazionale, tre fiere di valenza regionale, insieme alla provincia di Asti abbiamo la maggiore produzione vitivinicola del Piemonte e insieme al Genova faremo il primo salone del biscotto. Se dovessimo mettere assieme tutte le eccellenze, questi sono punti di forza in un disegno complessivo che non deve perdere di vista l’obiettivo di valorizzare tutti i territori".

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