In queste ultime settimane si registra un aumento di segnalazioni da parte dei cittadini sulla presenza della zanzara tigre nell’ambiente. A tal proposito, venerdì scorso si è riunito il gruppo tecnico provinciale, che ha deciso di andare nei distretti per invitare le amministrazioni interessate ad intensificare le azioni di monitoraggio durante questo periodo. Mercoledì 3 settembre il gruppo tecnico sarà a Fiorenzuola per il distretto di Levante, mentre giovedì è previsto un incontro a Castelsangiovanni per il distretto di Ponente. Del fenomeno di aumento della zanzara tigre ne parliamo con il dott. Guglielmo Lanza, dell’area sanità pubblica e veterinaria dell’Azienda USL. "L’aumento di segnalazioni – ci dice – è un fenomeno normale, che si lega sia al fatto che è proprio il periodo dal 15 agosto al 15 settembre quello più critico per la presenza di questa specie alle nostre latitudini, sia al ritorno dei cittadini dalle vacanze, ed all’aumento conseguente del numero di segnalazioni. L’allarme va perciò in parte ridimensionato, ma solo in parte, perché la nostra provincia risulta essere la più infestata in regione, con un numero medio di uova presenti nelle ovitrappole superiore a quello delle altre province. E’ vero anche che nella nostra provincia non tutti i comuni stanno facendo appieno la loro parte. Mi preme ribadire che è impensabile pensare ad un contenimento della popolazione di zanzara tigre senza un impegno forte da parte dei cittadini. Ed è paradossale a volte ricevere lamentele da parte loro e poi constatare che non hanno fatto nulla per ridurre la presenza della zanzara, nonostante il problema sia oramai di dominio pubblico".Si può ancora correre ai ripari?"Sì. Ribadisco che questo è un momento molto delicato ed una intensificazione dell’impegno oggi è molto importante per avere meno esemplari di zanzara tigre la prossima estate. Questo insetto resiste ai rigori invernali sotto forma di uova (chiamate uova diapausanti) che si schiudono a metà della primavera successiva per dare origine alle nuove generazioni di adulti; l’abbattimento della popolazione di femmine adulte in questo periodo è fondamentale per avere meno uova diapausanti che si schiuderanno la prossima primavera.Quali le misure da adottare?I cardini su cui si regge la lotta alla zanzara tigre sono l’eliminazione delle raccolte d’acqua e la lotta larvicida. Le raccolte d’acqua stagnante rappresentano i punti dove la femmina depone le uova e dove si svolge tutta la fase larvale del ciclo di sviluppo dell’insetto: devono essere eliminati i sottovasi, controllate le caditoie più volte durante la stagione primaverile – estiva ed eliminati eventuali ristagni d’acqua, rimosso dalle aree esterne delle abitazioni qualsiasi suppellettile (es. teli di plastica, giocattoli, ciotole, lattine, innaffiatoi) nel quale si possa formare una raccolta d’acqua dopo una precipitazione; i punti di raccolta d’acqua non eliminabili (es.: buchi o fessurazioni nel cemento, monconi di tubazioni sporgenti) debbono essere chiusi ermeticamente fino all’orlo; i bidoni utilizzati contenere acqua negli orti e nei giardini devono essere svuotati o tenuti chiusi ermeticamente.Mi preme sottolineare che solo le piccole raccolte d’acqua stagnante rappresentano i siti dei focolai larvali della zanzara tigre. Le grandi raccolte di acqua corrente (es. : fiumi e canali), a questo proposito, non rappresentano un problema. La lotta larvicida deve essere attuata nei punti in cui non è possibile eliminare i depositi di acqua e mi riferisco ai tombini di raccolta delle acque piovane. Questi ultimi devono essere trattati ogni 7 giorni impiegando preparati biologici a base di bacillus thurigiensis, oppure ogni 15 giorni se si impiegano insetticidi regolatori di crescita. Questi trattamenti devono essere sempre effettuati anche dopo ogni precipitazione atmosferica.La lotta larvicida deve essere continuata fino a metà ottobre. Infatti, se è vero che la maggiore intensità numerica dell’infestazione si registra fra metà agosto e metà settembre, le femmine la adulte sopravvivono fino ad ottobre inoltrato ed è per questo motivo che la lotta larvicida deve essere protratta fino a questo periodo.Resta comunque fondamentale il ruolo dei cittadiniRibadisco che il successo della lotta contro la zanzara tigre dipende dalla consapevolezza e dalla responsabilità dei cittadini e anche dall’efficacia delle azioni delle amministrazioni. Per me è un piacere vedere gli anziani giocare a carte all’aperto in alcune aree della città che fino allo scorso anno erano infrequentabili a causa della zanzara tigre e questo dimostra che dove c’è l’impegno ci sono anche i risultati".