Una ragazza piacentina voleva festeggiare il suo diciottesimo compleanno con una canna e il fidanzato, ha finito per "festeggiare" in caserma, spiegando ai carabinieri che voleva solo comprare un piccolo pezzo di fumo. Per sua fortuna è stata creduta e rapidamente ha potuto lasciare la caserma con il fidanzato. Non è andata altrettanto bene al presunto pusher della ragazza che è stato arrestato e rinchiuso nel carcere delle Novate. Si tratta di un marocchino di 35 anni, residente a Piacenza, operaio, incensurato e quindi un insospettabile per i carabinieri. L’uomo è stato trovato in possesso di venti grammi di hashish, suddivisi in tre dosi e nascosti sotto il sedile della sua automobile. La notizia è stata resa nota ieri nel corso di un incontro che ha avuto luogo nella caserma di via Beverora alla presenza del tenente Lanfranco Disibio, comandante dell’Aliquota operativa della compagnia di Piacenza. Secondo la ricostruzione dei carabinieri il nordafricano, dopo aver preso contatto con la diciottenne e il fidanzato di lei, si era dato appuntamento l’altra sera intorno alle 21 davanti ad un locale pubblico di S. Nicolò. Quando il trentacinquenne è arrivato a S. Nicolò era già seguito con discrezione dagli uomini dell’aliquota operativa della compagnia di Piacenza. Gli investigatori dell’Arma stavano tenendo d’occhio questo marocchino fin da Piacenza. L’uomo era infatti monitorato da qualche giorno perché si sospettava potesse aver avviato un giro di spaccio soprattutto fra minorenni piacentini. E difatti all’appuntamento con il marocchino, si è presentata la coppia di fidanzati, lei che compiva diciotto anni e lui ventenne. I due non hanno neppure fatto in tempo ad acquistare l’hashish che sono comparsi i carabinieri, i quali hanno fermato i tre. I due giovani in caserma hanno confermato che volevano comprare dal nordafricano l’hashish ,quanto allo straniero ha avuto ben poco da giustificarsi in quanto la droga è stata trovata sotto il sedile della sua auto. Il trentacinquenne è stato quindi accompagnato nel carcere delle Novate con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e rinchiuso in una cella dove è rimasto a disposizione dell’autorità giudiziaria. I due giovani hanno invece potuto lasciare la caserma liberamente, salvandosi anche dalla segnalazione come assuntori di stupefacenti alla Prefettura, perché al momento dell’arrivo dei carabinieri non avevano ancora comprato l’hashish.