Tempi Spa divorzia da Tempi Agenzia? Botta e risposta tra Badagnani e Moggi

Tempi spa sarebbe in procinto di disdire in maniera unilaterale il contratto che la lega a Tempi Agenzia (dunque a Comune e Provincia di Piacenza) per svolgere il servizio di Trasporto pubblico locale. Alla base della decisione – non è ancora ufficiale, visti i rigidi "no comment" che arrivano dall’azienda – ci sarebbero i costi del carburante schizzati alle stelle e la rivoluzione delle linee entrata recentemente in vigore. La società dovrebbe comunque garantire le corse urbane e extraurbane in attesa degli sviluppi della vicenda, mentre gli scenari futuri potrebbero portare Tempi spa a vedersi comunque riaffidato l’incarico da Tempi Agenzia, ma sulla base di criteri differenti sotto il profilo economico. "Un atto sicuramente coraggioso da parte del consiglio di amministrazione di Tempi" commenta  Fabrizio Badagnani, segretario provinciale della Faisa Cisal di Piacenza, che non nasconde però le sue preoccupazioni per le conseguenze di questa decisione.         A Radio Sound Badagnani critica anche Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporti, che domattina, durante una conferenza stampa alla Camera del Lavoro di Piacenza,  illustreranno la loro posizione in merito. Per il segretario della Faisa, che spiega di non essere stato invitato a prendere parte all’incontro,  gli altri sindacati "sono stati complici dell’amministrazione politica".Non si è fatta attendere la replica di Enzo Moggi di Uil Trasporti. "Il mio consiglio all’amico Badagnani- afferma- è quello di ascoltare ciò che diremo domani. Non siamo sicuramente complici del potere politico. In anteprima posso dire che il contratto di servizio, così come era stato fatto, prevedeva sei anni di durata. Qualche cosa abbiamo sbagliato un po’ tutti, almeno bisognava stabilire un aggiornamento di anno in anno. E’ comprensibile che si voglia rivedere la situazione, a fronte dei cambiamenti che hanno subito il costo del gasolio e delle materie prime. Sta tutto in una questione economica e non di complicità politica".    

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