I carabinieri di Piacenza, a conclusione di una vasta operazione per il contrasto dello spaccio di stupefacenti, hanno arrestato 17 persone tutte componenti di una organizzazione italo-albanese dedita al traffico e allo spaccio di droga. L’organizzazione disponeva anche di documenti falsi, armi e munizioni per la gestione e il controllo delle attività illecite sul territorio di Piacenza e provincia e nelle regioni del Nord-Est. I PARTICOLARI:Smantellata dai carabinieri di Piacenza una banda italo- albanese dedita allo spaccio. Tra le 17 persone finite in manette anche quattro italiani, di cui due piacentini, ovvero Mascia Golino, 38 anni e Riccardo Romagnoli, 36, quest’ultimo titolare di un pub in città, ritenuto "la base operativa" della gang, che riforniva almeno 200 clienti abituali e – stando alle intercettazioni telefoniche- gestiva somme pari a centinaia di migliaia di euro. Un’attività che si concentrava non solo nel territorio piacentino, ma si estendeva anche in altre zone del Nord Italia. L’operazione dei militari ha visto all’opera 50 carabinieri ed è scattata lo scorso fine settimana. Si è trattato della seconda fase di un’altra operazione, la "Bex", che già nel 2007 aveva portato al fermo di 17 persone. Nello scorso week-end sono state eseguite 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere, mentre per le altre 8 persone sono stati disposti gli arresti domiciliari. Fulcro del traffico di stupefacenti sarebbe quindi stato il noto pub del piacentino, frequentato da giovani e situato alla periferia della città. Nel locale, per ora tutelato dagli inquirenti, in quanto ancora regolarmente aperto, è stato necessario anche l’intervento dei Nas, che avrebbero riscontrato carenze igienico sanitarie. Un’indagine delicata, che ha visto momenti di particolare tensione, quando, dalle intercettazioni telefoniche dei 17 arrestati, è emersa la possibilità di un violento regolamento di conti per intimidire una "banda rivale". Ad una delle persone fermate, sono state sequestrate 22 munizioni.