Fitopatie, Spezia chiede aiuto Regione per imprese piacentine danneggiate

L’assessore provinciale all’agricoltura Mario Spezia ha inviato all’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni una nota per sollecitare dalla Regione  misure di solidarietà per le imprese agricole danneggiate da fitopatie a seguito delle avverse condizioni climatiche della primavera scorsa, che hanno determinato condizioni critiche per alcune coltivazioni, in particolare cereali, pisello, vite e pomodoro. La iniziativa di Spezia nasce dal fatto che sarà impossibile per le aziende agricole accedere alle agevolazioni previste dal  Decreto legislativo.102/2004, che riguarda solo le colture non inserite nel piano assicurativo nazionale 2008, e che le compagnie assicurative si attiveranno solo per fronteggiare i danni da asfissia radicale provocati da eccesso di piogge, e non i danni da fitopatie. Nella nota, trasmessa per conoscenza anche al consorzio provinciale per la difesa delle produzioni agricole intensive della Provincia e al Consorzio fitosantario provinciale,  Spezia fa anche presente che la procedura attivata da AGREA per un aiuto transitorio al pomodoro destinato alla trasformazione consentirà di attenuare solo in parte i danni economici delle imprese agricole. Nella sua comunicazione, l’assessore provinciale ricorda che, come è stato ribadito alla riunione svoltasi il 30 giugno scorso presso il suo assessorato, alla presenza dei rappresentanti del Consorzio Difesa e del Consorzio Fitosanitario,  il danno grave alle colture è stato provocato dal ristagno idrico e dalla conseguente  virulenza delle  fitopatie, dovuta all’impossibilità di eseguire, per l’inagibilità dei terreni,  trattamenti sulle colture con agrofarmaci. Colpito, soprattutto, il pomodoro da industria. Nonostante le imprese agricole abbiano attivato polizze assicurative pluririschio, per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro,  non risulta possibile, ricorda Spezia,  la liquidazione di alcun premio,  perché le fitopatie non sono comprese tra gli eventi assicurabili. Le compagnie assicurative si attiveranno, perciò, solo per fronteggiare i danni da asfissia radicale provocati da eccesso di pioggia. Per le aziende, inoltre, sarà impossibile, come detto,  accedere alle agevolazioni previste dal  decreto legislativo 102/2004. Di qui la iniziativa dell’assessore provinciale all’Agricoltura presso il suo omologo regionale, dal quale si attende una risposta a tempi brevi.

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