Provincia scossa da tre lutti. Oggi pomeriggio tutta Lugagnano si fermerà per dare l’addio a Giancarlo Tiramani, stroncato mercoledì sera da un malore a 51 anni mentre stava ballando ai bordi della piscina comunale del centro sportivo del Lungo Arda. La scomparsa del geometra ha gettato Lugagnano nello sconforto: Tiramani aveva infatti dato molto al paese, occupandosi di sport, musica, turismo e beneficenza. Grande commozione anche per l’esposizione di due gigantografie che rappresentano la sintesi della dedizione di "Gianca" al suo paese: lo sport, la musica ed il folclore. Una rappresenta tutto l’organico della squadra di calcio che nel campionato 2005/2006, ultimo anno del suo mandato da presidente, ottenne la promozione dalla terza alla seconda categoria con la dedica "Un anno magico e con un presidente fantastico. Ci mancherai, Gianca. I tuoi ragazzi con l’ultimo sorriso".La scorsa notte, dopo breve malattia, si è spento invece a Carpaneto, a 86 anni, Francesco Montesissa, titolare della storica azienda vitivinicola con cantina d’avanguardia sulle colline della Valchero, una cantina la cui produzione si è ingrandita entrando nel circuito del mercato nazionale con i noti vini Doc piacentini e realizzandone nuove linee produttive riserva e da dessert come il malvasia passito "Ronco della Santa" e la "Goccia di frutto". Persona molto conosciuta e stimata per la sua operosità, cordialità e semplicità e per la sua grande saggezza, Montesissa discendeva da una nota famiglia di agricoltori di Pontenure. Questa sera alle 21 il rosario in abitazione. Lunedì alle 10, nella chiesa di Santa Maria Assunta di Travazzano, la liturgia funebreA Castelsangiovanni è invece morta, all’età di 110 anni, Antonietta Pampaluna, decana dei castellani e di tutti piacentini. Aveva vissuto in tre secoli diversi, nel segno dell’ottimismo. «Il mio segreto? E’ semplice: apprezzare quello che la vita ci offre giorno per giorno. Guardare sempre avanti e mai indietro. Affrontare tutto con serenità». Questa mattina i funerali a Spessa Po, il paese dell’Oltrepò pavese dove aveva trascorso gran parte della sua vita.