Ha patteggiato una pena di due anni e dieci mesi per spaccio di droga, oltre a 14mila euro di multa, il 19enne albanese D. U., che nell’ottobre 2006 era stato trovato in possesso di due grammi di cocaina e un grammo e mezzo di hashish durante un controllo dei carabinieri a a Rivergaro. Da lì era partita l’indagine che ha portato in tutto a sei arresti: i militari avevano sequestrato in totale 250 grammi di coca purissima, che secondo l’accusa sarebbe stata poi tagliata e smerciata a giovani e persone agiate a un prezzo variabile dai 70 ai 100 euro al grammo.Hanno invece patteggiato una pena di 2 anni e 4 mesi a testa, per un totale di 7 anni, i tre napoletani di 33, 35 e 30 anni originari del rione Stella autori della rapina da 112mila euro compiuta il 9 maggio scorso alla Banca Antonveneta di Fiorenzuola. I tre avevano preso in ostaggio i due dipendenti in attesa che la cassaforte a tempo si aprisse, per poi iniziare una fuga da film conclusa a Valencia, in Spagna, dove i tre avevano sperperato l’intero bottino. I banditi amanti della bella vita erano poi stati arrestati lo scorso maggio, al termine delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo del reparto operativo di Piacenza.L’imprenditore piacentino S. M. non ha calunniato il titolare di un negozio d’arredamento che lo aveva accusato di non avere pagato le rate per l’acquisto di mobili per circa 3mila euro. Nel corso del processo l’avvocato di S. M., Renato Caminati, ha dimostrato che la firma apposta sul contratto non era quella del suo assistito, che d’altra parte non aveva ricevuto nessun mobile: l’arredamento era invece stato consegnato a una sua ex. Il giudice ha così assolto l’imputato, che ha presentato denuncia contro ignoti per la falsificazione della sua firma.