”Ogni giorno assistiamo a nuovi record del prezzo petrolio con il conseguente aumento dei suoi derivati. La situazione è divenuta insostenibile per le famiglie, ma anche per la competitività aziendale del sistema Italia”. Lo ha dichiarato l’on. Massimo Polledri, della Lega Nord secondo cui ”la questione energetica è priorità dell’azione della maggioranza: servono interventi di lungo perdiodo e stabili”. Secondo Polledri, quindi il paese ”ha bisogno di rigassificatori, che ci portino ad avere sicurezza negli approvvigionamenti ed anche a diventare l’hub del metano per l’intera Europa. Abbiamo bisogno di ridiscudetere il mix dei combustibili ripensando ai costi di Kyoto ed incentivando carbone pulito, completare il decommissioning del nucleare e riorganizzare le competenze industriali nel settore”. Altro settore di intervento, a parere del deputato del Carroccio è sulle reti: ”completare quella degli oleodotti est-ovest e ammodernare l’elettrica. Per fare ciò – spiega – abbiamo bisogno di risorse e questo Esecutivo ha promesso di attuare tutte le misure per reperirle al fine di remdere più moderno e competitivo questo Paese. Le risorse si possono reperire anche riorganizzando il sistema degli incentivi, ad esempio quello sull’interrompibilità, che da risorsa per il Sistema paese rischia di trasformarsi in una rendita, che non stimola il comparto energetico ad trovare soluzioni migliori e più stabili”. A parere di Polledri, dunque ”una ricollocazione delle bande di interrompibilità sul mercato con una procedura di gara al massimo ribasso, indicando una percentuale congrua di sconto rispetto al prezzo attuale, è da ritenersi una manovra che recupererebbe risorse da reinvestire permettendo di creare valore aggiunto per quelle società che realmente ne farebbero buon uso”.Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Roberto Montanari, scrive invece in un comunicato che "Come era ampiamente prevedibile, la storia della possibilità di riconversione dell’aeroporto militare di San Damiano in scalo commerciale si sta rivelando una bufala. Prevedibile e condivisibile questo sbocco: la proliferazione degli scali aeroportuali sta diventando ambientalmente insostenibile, oltre che economicamente impraticabile". "Nel raggio di poco più di 100 km da Piacenza (cioè al massimo 1 ora e mezza di viaggio) si trovano – prosegue Montanari – diversi aeroporti: Linate, Malpensa, Orio al Serio, Montichiari, Verona, Parma, Bologna: pensare di creare l’ennesima grande opera inseguendo l’ideologia dello sviluppiamo "costi quel che costi" è insensato. Il progressivo dimissionamento dell’uso militare di San Damiano va salutato con favore, e così come giustamente indicato dai programmi dell’Amministrazione Provinciale il nostro scalo potrà eventualmente essere di esclusivo supporto alla Protezione Civile, la cui sede del Nord-Italia, frutto di un’ indubbia operazione di successo politico e amministrativo, è stata individuata proprio a Piacenza"."Basta quindi – conclude Montanari – con le illusioni e i giochi di prestigio che, indicando obiettivi sbagliati e irrealizzabili, impediscono il confronto vero e serrato su quale dovrà essere il futuro del territorio piacentino, che da un ipotetico scalo commerciale può ricevere solo ferite".