Comune di Piacenza e Ministero della Difesa hanno firmato questa mattina il protocollo d’intesa relativo alle aree di proprietà dello stesso Ministero e dislocate sul territorio comunale. Da martedì i tecnici comunali e militari saranno al lavoro per concretizzarlo. Importanti anche le risorse che potrebbero arrivare nel contesto di Expo 2015. La stipula dell’intesa ha esaurito la parte politica del processo, dando mandato ai tecnici di realizzare il progetto che definirà la delocalizzazione a Le Mose di tutte le aree produttive militari cittadine, a partire da Polo di mantenimento pesante nord di viale Malta, laboratorio Pontieri e Macra di San Lazzaro. Il sindaco di Piacenza Roberto Reggi ha previsto che il progetto di massima possa essere pronto entro l’estate, mentre quello definitivo è atteso entro un anno. La scadenza ultima è stata comunque fissata in 24 mesi, per poter poi definire le procedure di trasferimento e di permuta con il demanio dello Stato. Le risorse necessarie verranno cercate nel mercato privato; dal canto suo il Comune cercherà di valorizzare al meglio le aree che si libereranno mettendole a disposizione della città per residenza di qualità, parchi, parcheggi e servizi. Reggi ha anche definito una "fortunata coincidenza" l’assegnazione a Milano dell’Expo 2015, che potrebbe consentire a Piacenza di attrarre "risorse senza precedenti". Dal canto suo, il sottosegretario alla Difesa Lorenzo Forcieri ha definito l’intesa "un esempio di un pezzo di Stato che funziona". Alla stipula dell’accordo erano invece assenti i componenti di Forza Italia della commissione comunale sulle aree militari, per la mancata presentazione alla commissione stessa – qualche giorno prima – del contenuto dell’accordo.